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La narrazione dei fenomeni. La TABULA /

The Narration of Phenomena. The TABULA

temporum iniquitate perit (perì nell’incuria dei tempi),

[dalla Tabula Peutingeriana, segmentum I, ca. 375 d.C.]

​

temporum in[q]uitate perit (l’ingiustizia dei tempi scompare),

[dalla Tabula gasperiniana, segmentum I, MMXXV]

 

META_forma è un pretesto in un contesto critico, un oggetto simbolico contenente una quantità di messaggi riconducibili ad una travolgente esperienza percettiva e cognitiva. I quattro elementi sono restituiti al fruitore in forma simbolica per rappresentare macrocosmo e microcosmo, struttura dell’uomo e struttura dell’universo: fuoco, terra, acqua e aria si materializzano ciclicamente negli strati della materia raccontando l'enigma dell'universo e l'importanza dell'equilibrio tra loro per la sopravvivenza del genere umano sul nostro pianeta, il nostro unico patrimonio universale.

META_forma contempla gli aspetti più autentici della realtà secondo una prospettiva più ampia e universale possibile. Cerca di cogliere la struttura fondamentale dell'essere; dalla trattazione fisica degli elementi si ripercorre la strada dell'oltre. Il superamento del limite, oltre il fenomeno materiale verso la sua fenomenologia.

La “Tabula Gasperiniana”, primo esperimento illustrativo di questo palinsesto narrativo, trae ispirazione dalla Tabula Peutingeriana (copia di un’antica carta imperiale romana) e rappresenta il dominio della META_forma. Terra e acqua definiscono un unicum instabile entro cui essa si contestualizza nelle mutevoli condizioni ambientali.

I quattro elementi, fondamenti da cui tutto l’universo deriva, dei quali META_forma costituisce la manifestazione simbolica, sono narrati a livello fenomenico generativo e trasformativo.

La tensione longitudinale degli assi viari, propria della cartografia itineraria antica, punteggiata dal reticolo topologico, si relaziona ai maggiori sistemi strutturali naturali (fiumi, coste, laghi, montagne) trovando in questo disegno una reinterpretazione nella rigorosa griglia cartesiana, simbolo di un sistema pianificato universale labile limitato e penetrato dai mari. Qui Meta_forma trova la sua precaria e transitoria condizione.

Il centro della rappresentazione Umbilicus Mundi corrisponde all’origine dell’ordine geometrico universale, il dominio ecumenico della civiltà resiliente. 

I dodici settori di suddivisione della carta, ciascuno includente cinque tappe giornaliere, sono riproposti per definire i confini fisici dei passaggi di stato dei quattro elementi naturali in ordine ciclico senza soluzione di continuità. Una sorta di indagine alla riscoperta della coscienza umana.

META_forma is a pretext within a critical context, a symbolic object containing a multitude of messages tied to a powerful perceptual and cognitive experience. The four elements are presented to the viewer in symbolic form, representing both the macrocosm and microcosm, the structure of man and the structure of the universe: fire, earth, water, and air cyclically materialize within layers of matter, revealing the mystery of the universe and the essential balance between them necessary for the survival of humankind on our planet—our only universal heritage.

META_forma embraces the most authentic aspects of reality, approached through the widest and most universal perspective possible. It seeks to grasp the fundamental structure of being; from the physical treatment of the elements, it journeys toward the beyond. It aims at transcending the limit, beyond the material phenomenon, toward its phenomenology.

The “Tabula Gasperiniana”, the first illustrative experiment of this narrative framework, is inspired by the Tabula Peutingeriana (a copy of an ancient Roman imperial map) and depicts the domain of META_forma. Earth and water define an unstable whole in which META_forma is contextualized within shifting environmental conditions.

The four elements, the foundations from which the entire universe originates—and of which META_forma is the symbolic manifestation—are narrated through their generative and transformative phenomenology.

The longitudinal tension of ancient itinerant cartography, marked by a topological grid, is here related to the major natural structural systems (rivers, coasts, lakes, mountains), and reinterpreted within a strict Cartesian grid—a symbol of a universal, planned system—fragile, limited, and penetrated by the seas. Here, META_forma finds its precarious and transitory condition.

At the center of the representation, the Umbilicus Mundi corresponds to the origin of universal geometric order, the ecumenical domain of resilient civilization.

The twelve sectors of the map—each including five daily stages—are reintroduced to define the physical boundaries of the state transitions of the four natural elements in a continuous, cyclical sequence. A kind of inquiry aimed at rediscovering human consciousness.

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